Palazzo Vendramin Grimani
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Palazzo Vendramin Grimani, 2022
Psiche è una principessa la cui rara bellezza suscita l’invidia di Venere. Per vendicarsi, la dea chiede al figlio Cupido di farla innamorare di un uomo laido e abietto. Ma Cupido, ferendosi con una delle proprie frecce, se ne invaghisce. Psiche non ha alcun pretendente e il padre, su responso dell’oracolo di Apollo, la abbandona su una rupe affinché venga rapita da un mostro crudele. Invece, il vento Zefiro la trasporta in un palazzo sito in una valle incantata. Qui viene raggiunta nottetempo da Cupido sotto mentite spoglie, che le chiede di non tentare di conoscere la sua identità. Triste per la lontananza della famiglia, Psiche invita le sorelle che, invidiose della sua felicità, la convincono che il suo “sposo” non è altri che il mostro predetto dall’oracolo, e che pertanto deve essere ucciso. Atterrita, Psiche, con una candela accesa, si avvicina a Cupido, il quale, scottato da una goccia di cera, si sveglia e fugge via furioso. Psiche comincia a vagare per i boschi e invoca prima l’aiuto di Cerere (raffigurata con una spiga di grano) poi quello di Giunone (rappresentata con il suo pavone), ma entrambe rifiutano. Seguiranno molte altre prove prima che i due amanti convolino a nozze al cospetto di Giove. Su questo arazzo, i due episodi che vedono Psiche al tempio di Cerere e poi a quello di Giunone sono riuniti in un’unica scena ambientata in un paesaggio collinare. Gli abiti sono sontuosi. La scena è incorniciata da una ricca bordura che mostra, nelle parti orizzontali, girali vegetali in cui figurano i busti di esseri ibridi, e nelle parti verticali, vari elementi sovrapposti.