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Art of The Thread – L’Art du Fil. A practice that empowers the artisans

4 settembre 2024 — 18:00 - 21:00

Art of The Thread – L’Art du Fil. A practice that empowers the artisans

con Zolaykha Sherzad, creatrice di ZARIF, l’atelier tessile che resiste nel cuore di Kaboul.

Sarà ospite per il discorso di apertura la stilista, autrice e filantropa Diane von Furstenberg e, a seguire, Marco Niada, cofondatore di Arghosha Faraway Schools in Afghanistan che sostiene un programma di borse di studio presso l'IHEID di Ginevra e l'Università Ca' Foscari Venezia.

All’incontro seguirà una performance di danza sufi di Sahar Dehghan, ballerina e coreografa.

L’incontro si terrà in lingua francese.
Cocktail a seguire.
Incontro gratuito con prenotazione obbligatoria.

EVENTO COMPLETO, NON SI ACCETTANO PIÙ PRENOTAZIONI.

Zolaykha Sherzad

Zolaykha è nata a Kabul. Durante la rivoluzione del 1978, lei e la sua famiglia sono andati in esilio in Svizzera. Disordine, privazioni e separazioni hanno segnato la sua adolescenza. Ha trovato pace negli studi di architettura. Ha viaggiato in Giappone e a New York, dove si stabilì e co-fondò uno studio di architettura, ARX, che vinse numerosi premi, tra cui il New York Foundation of the Arts Architecture Fellowship (2000) e il Young Architect Forum nel 1997.
Dal 1989 al 2003 ha insegnato architettura al Pratt Institute of Architecture di New York. A New York si è formata come stilista di moda.

Nel 2000, Zolaykha torna in Afghanistan, spinta dal bisogno di riconnettersi con la propria identità e cultura. Decide di partecipare agli sforzi di ricostrustruzione. Fonda una ONG, School of Hope, per sostenere l'istruzione in Afghanistan e sviluppare un progetto basato sul cucito e sulle donne.
Osserva come quando si perde il know-how nella lavorazione del filo, nella tessitura e nel ricamo, si perde anche il legame sociale.

Nel 2005 fonda Zarif Design, un'azienda di cucito e artigianato artistico a Kabul, che è ancora in attività. Zarif in Dari significa “delicato”, “fine, prezioso”, riflette il ricco patrimonio culturale afghano di tessitura tradizionale, di seta, di strisce di cotone “Chapan” e di ricamo.


Come artista della fibra, esplora installazioni grandi ed eteree, Hawa e Azad - Free Space, esposta alla Biennale di Venezia (2009), a Kabul, Afghanistan (2011), a Documenta 13, Kassel, Germania (2012), Mucem, Marsiglia, Francia (2019) e Musée National des Arts Asiatiques Guimet, Parigi, Francia (2022-23). Oltre a queste installazioni, le mostre recenti includono Sur le fil, créations textiles des Femmes Afghanes (Musées Guimet, Parigi ottobre 2022 - febbraio 2023), con un catalogo pubblicato da Faton Tisser l'horizon à l'infini (Arles Chapelle Méjan, Francia, ottobre 2023 - gennaio 20204).

Sahar Dehghan

Nata in Iran, la danzatrice-coreografa Sahar Dehghan ha girato il mondo con oltre 600 spettacoli e 19 progetti da lei creati e diretti. Oggi è ballerina solista con Zingaro, il teatro equestre più famoso al mondo, diretto da Bartabas. Ha fatto anche parte della compagnia di Macha Makeieff come ballerina solista e attrice nel ruolo di protagonista femminile.

Giovanissima, è stata una delle prime due pioniere al mondo a ballare la danza sufi sul palcoscenico. Fino ad allora, questa danza era riservata agli uomini. Sahar ha danzato il ruolo principale nella Scheherazade di Rimsky Korsakov con orchestra sinfonica nell'opera di Zaha Hadid a Guanzhou, in Cina, per l'apertura dei Giochi Olimpici e l'inaugurazione del più grande teatro d'opera dell'Asia.

Sahar Dehghan