Palazzo Vendramin Grimani
San Polo, 2033
30125, Venezia
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Nel 2018 palazzo Vendramin Grimani viene acquisito dalla società LFPI attraverso il fondo FLE IT Fund 1 gestito in Passporting da FLE S.A.
Sotto la direzione di Stefano Keller, Managing Director e Partner di LFPI in Italia, il fondo si è occupato del restauro e della rifunzionalizzazione dell’intero edificio storico.
Palazzo Vendramin Grimani ha visto nel 2020 l’esecuzione di un insieme sistematico di opere di manutenzione e restauro che hanno dimostrato la volontà della proprietà di “voler prendersi cura” di uno dei più bei palazzi veneziani del sestiere di San Polo.
L’intervento che ha avuto luogo, condiviso sin dalle fasi iniziali con la Soprintendenza BB.AA. di Venezia, è stato finalizzato alla manutenzione straordinaria del palazzo, alla adattabilità alla fruizione da parte di persone diversamente abili, oltre ad un cambio d’uso parziale che ha interessato i locali al piano terra e primo dell’immobile, ora ospitanti una Fondazione.
Al piano terra si è provveduto alla sistemazione dell’androne principale dell’immobile (salone passante) mediante la rimozione dei tipici pannelli lignei a protezione delle pareti che risultavano ammalorati, sostituiti con materiali più durevoli, pur mantenendone il principio di protezione della salubrità del muro storico. Quest’ultimo è stato interessato da pulitura ed intervento di “scuci-cuci” al fine di ripristinare la tessitura muraria laddove oggetto di fessurazioni o manomissioni.
Allo stesso piano terra si è provveduto alla generale modernizzazione dei locali tecnici ospitanti i nuovi impianti del fabbricato, meglio descritti nei paragrafi successivi.
Il piano primo dell’immobile ha subito un intervento di modifica dei locali bagno, per adattarli a persone diversamente abili, oltre ad una manutenzione straordinaria generale.
Il piano secondo dell’edificio, di particolare pregio, è stato interessato limitatamente alle lavorazioni al fine di preservarne il più possibile l’originalità. In tali locali si sono sostituite solamente alcune porzioni di controsoffitto unicamente nelle zone necessarie a porre in atto l’aggiornamento impiantistico e del sistema ascensore.
Il piano terzo è quello che ha subito un maggiore intervento, con il rifacimento del pacchetto del soffitto verso il sottotetto oltre ad una generale ridistribuzione degli spazi interni, sempre con il mantenimento e rispetto dei principali setti storici.
L’intervento architettonico sui locali dell’immobile si è svolto pari passo ad un nuovo progetto impiantistico di moderna concezione, che ha necessitato un approccio integrato alla progettazione tra elementi architettonici e tecnici.
Il recupero del sottotetto ha quindi permesso la posa di alcune unità tecnologiche interne inserendo le stesse all’interno dell’orditura lignea esistente permettendo il rispetto e la conservazione delle strutture in carpenteria storiche ed originali. In tale contesto di intervento si è potuto permettere la creazione di prese d’aria e lucernari intervenendo il minimo possibile sulla copertura originale del palazzo e garantendo al contempo il pieno funzionamento degli impianti. Secondo le note disposizioni di tutela e valorizzazione per i beni culturali monumentali e vincolati si è potuto quindi dare piena attuazione al progetto dell’Arch. Carlo Pagan dello studio H&A associati per creare le minime aperture possibili in copertura (con soli n. 2 “copagatti” e solo n. 1 lucernario per le prese d’aria) che hanno permesso di far entrare i macchinari dentro all’edificio senza variarne le funzionalità e i valori.
L’intervento di cui sopra ha consentito di non modificare prospetti e coperture nel pieno rispetto del vincolo paesaggistico e la proprietà ha mantenuto ed irrobustito la vera vocazione del Palazzo per una originale e reale funzione mista degli spazi.
Oltre al cambio d’uso si è provveduto all’adeguamento dello stesso ai fini dell’accessibilità, grazie alla completa ristrutturazione dell’ascensore nella posizione in cui – negli ultimi 50 anni – lo stesso era collocato. L’intervento ha visto l’adeguamento del vano con interventi di consolidamento strutturale e di riparazione che hanno permesso di realizzare un nuovo ascensore che permette di accedere a tutti i piani secondo le vigenti normative.
L’adeguamento di cui sopra ha interessato anche i servizi igienici di due dei cinque piani, che sono stati adeguati all’uso da parte di persone diversamente abili. Parallelamente a tale intervento ai servizi igienici è stato realizzato un nuovo sistema di depurazione delle acque reflue, realizzato mediante due impianti distinti dotati di elementi vibranti, ora conforme a quanto richiesto dalla normativa specifica della Città di Venezia.
La facciata principale sul Canal Grande, interamente ricoperta in Pietra d’Istria bocciardata, presentava prima dell’intervento ampie aree caratterizzate da disgregazione, oltre ad un diffuso fenomeno di deposito superficiale su tutte le superfici.
L’intervento, di carattere manutentivo, ha previsto una pulizia e consolidamento, è stato svolto su tali fenomeni di degrado mediante operazioni di disinfestazione biologica, pulitura delle superfici, rimozione dei materiali incoerenti e consolidamento mediante opportuni metodi chimici e meccanici.
La facciata è stata interessata anche dalla posa di un nuovo pontile acqueo per l’accesso dal Canal Grande, come prassi per tutti i grandi palazzi veneziani sull’acqua: tale accesso, infatti, era un tempo l’accesso principale del palazzo.
Nel caso dell’intervento realizzato si tratta di un pontile ligneo con struttura metallica, semplicemente poggiato sulla gradinata storica in pietra d’Istria e pertanto completamente rimovibile.
Oltre alla facciata principale l’intervento ha interessato anche la facciata sulla corte interna dell’immobile, mediante intervento di ripristino degli intonaci della parte bassa della corte e generale pulitura delle rimanenti parti delle facciate.
Gli scuri storici lignei del palazzo, gravemente ammalorati dall’umidità, sono stati restaurati accuratamente con la sostituzione delle sole porzioni non recuperabili, in accordo con le richieste della Soprintendenza BB.AA. di Venezia.
La struttura impiantistica dell’edificio ha subito una attenta verifica atta a confermarne il buono stato funzionale nonché la corretta rispondenza alle vigenti Leggi e Normative specifiche.
Si è provveduto a risolvere i mancati funzionamenti e le non rispondenze normative riscontrate concordemente con la modifica dell’esistente impianto di climatizzazione (invernale ed estiva) consentendo di ottimizzare i consumi energetici.
La generazione di calore effettuata in precedenza con caldaie a metano è stata convertita in nuove pompe di calore condensate ad aria, razionalizzando gli spazi tecnici e mantenendo inalterato il complesso di pregio dell’edificio.
Nello specifico le unità di condensazione delle nuove pompe di calore sono state posizionate nel piano sottotetto dello stabile in modo opportunamente mascherato per non modificare gli elementi paesaggistici visibili dall’esterno. Questa modifica ha consentito di ridurre drasticamente le emissioni atmosferiche di CO2 (abbandono del vettore energetico Metano in favore dell’energia elettrica) aumentando nel contempo le rese termiche complessive della sezione di generazione calore: inoltre, per migliorare la gestione del nuovo impianto minimizzando nel contempo i consumi energetici, è stato implementato un sistema in grado di gestire l’impianto in modo integrato e completamente automatizzato migliorando anche il comfort interno.
L’eliminazione delle caldaie a metano ha consentito inoltre la completa eliminazione del metano stesso dall’intero stabile migliorandone pertanto la sicurezza complessiva.
È inoltre stato implementato in tutti i volumi dello stabile un sistema di rilevazione fumi in grado anch’esso di migliorare la sicurezza antincendio complessiva dell’immobile e delle opere ivi contenute; unitamente, viste le destinazioni d’uso dei vari ambienti interni, è stato implementato un sistema Wi-Fi di tipo professionale in grado di garantire copertura totale degli spazi con elevate contemporaneità di utilizzo (elevato n° di utenti collegati contemporaneamente) ed è stato inoltre previsto un nuovo ed aggiornato sistema antintrusione.